UN ARCHIVIO VIVENTE DI BUONE PRATICHE TERRITORIALI A CONTRASTO DELLA POVERTA’ EDUCATIVA

30-01-2020 pubblicazioni
  CLICCANDO SULL’IMMAGINE POTRA LEGGERE L’INDICE DI QUANTO GIA’ INSERITO NELL’ARCHIVIO. PER SCARICARE DOCUMENTI DEVI RIEMPIRE ED INVIARE LA SCHEDA DI ACCESSO
NEL PLESSO “BARTALI” I.C. URUGUAY IN VIA SETTEBAGNI 281 DA FEBBRAIO 2020 SI E’ INIZIATO A COSTRUIRE L’ARCHIVIO VIVENTE DELLE BUONE PRATICHE TERRITORIALI A CONTRASTO DELLA POVERTA’ EDUCATIVA . L’ARCHIVIO HA TROVATO POSTO ALL’INTERNO DELLA BIBLIOTECA SCOLASTICA CHE SI TROVA IN FASE DI RINNOVO GRAZIE ALL’IMPEGNO DELL’UNICEF. OLTRE AI DOCUMENTI CARTACEI, SISTEMATIZZATI ANCHE CON IL COINVOLGIMENTO DEI RAGAZZI STUDENTI DEL “BARTALI”,  NELL’AUTUNNO 2020 INIZIERA’ AD ESSERE ACCESSIBILE ANCHE L’ARCHIVIO ON LINE DELLE BUONE PRATICHE, CURATO DALL’ASS.NE RACCONTARSIRACCONTANDO
 PERCHE’ UN ARCHIVIO DI BUONE PRATICHE?
Perché: conoscere ed interagire può creare altra nuova conoscenza, perché nuova conoscenza  può creare relazioni efficaci e di qualità basate su stima e reciprocità, rispetto e voglia di collaborare.
Perché:  il “BENVIVERE” in un Territorio non dipende soltanto e non sempre  dall’ambiente naturale, dal tipo di urbanistica abitativa ben programmata (ma  troppo spesso poco realizzata), dalla ricchezza pro-capite delle famiglie e dai servizi pubblici esistenti (quando ci sono e se ci sono). La differenza la fa il senso di responsabilità sociale di chi ci vive, la coerenza tra il dire ed il fare delle istituzioni prossime e la coerenza  di intenti di tutti colo che dei bambini e degli adolescenti si occupano.
Perché: quello che sembrerebbe utopia, è invece alla portata di tutte le persone di buona volontà, anche se abitano, vivono e lavorano in contesti metropolitani che sembrano ostacolare la percezione di “Comunità”, e che ignorano di essere, comunque nel bene e nel male, “Comunità Educante”.
COME PROCEDERA’ LA COSTRUZIONE DELL’ARCHIVIO?:
Iniziando proprio dalla “Scuola” quale luogo di elezione  educativa, all’interno della quale costruire, possibilmente anche con l’apporto di insegnanti, ragazzi e genitori, un “Archivio Vivente” (quindi continuamente implementabile) di buone pratiche educative, sperimentate ed efficaci, raccolte attraverso resoconti di  progetti attuati, foto, registrazioni orali, diari scolastici, quaderni ed  elaborati donati dai ragazzi, insegnanti, genitori. Ma anche raccogliere, tra le entità che insistono in questo Territorio che va anche oltre il Raccordo Anulare e ricco di contraddizioni ma anche di opportunità – con diversi insediamenti abitativi  nuovissimi ed altrettanti consolidati ormai da diversi decenni- tutto  ciò che possa restituire un’anima ai luoghi nei quali i bambini ed i ragazzi vivono e sognano il proprio futuro .
Ed è proprio la Scuola (in questo caso l’I.C. Uruguay e tutto il personale docente e non che vi lavora con dedizione e passione) il luogo deputato a custodire il tesoro prezioso  di un “Archivio Vivente” capace di raccontare alla collettività come, attraverso i vari passaggi dell’educare inteso come e- ducere (condurre),  i bambini di oggi – uomini  e donne di domani-  possano avere maggiori opportunità per  raggiungere la maturità cognitiva ed affettiva, presupposto indispensabile per essere  “cittadini responsabili capaci anche di tutelare i beni comuni” .                        

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *