…..Un giorno la nonna mi raccontò che nel novembre del ’44 in Albania, Scutari era l’ultima città che i tedeschi stavano abbandonando e si dirigevano verso la Jugoslavia. Per proteggere la loro ritirata e per ostacolare gli alleati, i tedeschi avevano già distrutto altri ponti e minato gli ultimi due sul fiume Drin e sul fiume Buna, un magazzino di armi, l’arsenale e la centrale elettrica. Mia nonna mi raccontò la storia di due soldati italiani che avevano salvato Scutari dall’esplosione, tagliando i fili delle mine installate dai tedeschi. I due soldati italiani erano stati catturati dagli SS tedeschi e seppelliti vivi, a testa in giù, in una fossa fatta scavare dagli stessi giovani italiani…«Si parla male degli italiani, ma sai, questa città esiste oggi, almeno come la vedi tu, grazie a due soldati italiani… », così aveva finito il suo racconto mia nonna. Ogni volta che sentivo parlare dell’occupazione italiana in Albania mi veniva in mente il suo racconto. Spinto dalla curiosità ho fatto delle ricerche per trovare qualche notizia al riguardo; è stato tutto inutile. La mancanza di notizie e il passare del tempo hanno reso questo racconto quasi irreale: “un racconto della nonna” appunto……….. (tratto dall’ articolo di Gino Luka – ott. 2017 – Dossier Storia – Albania News – https://www.albanianews.it/cultura/dossier/due-soldati-italiani-salvano-scutari-albania
(Scutari (Shkoder) foto di Dede Jakova
“Il racconto della nonna” si rivela reale alla fine. Sarebbe corretto mettere anche il link che rimanda all’articolo… (poiché ci sono anche i nomi dei due soldati: Bartolomeo e Aldo).
https://www.albanianews.it/cultura/dossier/due-soldati-italiani-salvano-scutari-albania
osservazione raccolta, abbiamo prontamente inserito la stringa suggerita.